GIANLUIGI TROVESI - Mediterraneamente

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con Gianluigi Trovesi, Paolo Manzolini, Marco Esposito, Vittorio Marinoni, Fulvio Maras
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• PRESS RELEASE
Mediterraneamente è il nuovo progetto discografico di Gianluigi Trovesi in uscita lunedì 12 marzo per l'etichetta pugliese Dodicilune, distribuito in Italia e all'estero da Ird e nei migliori store digitali.
Il clarinettista, sassofonista e compositore lombardo - accompagnato da Paolo Manzolini (chitarre), Marco Esposito (basso), Vittorio Marinoni (batteria) e Fulvio Maras (percussioni) - propone dodici brani tra composizioni originali ("Gargantella", "Cadenze Orfiche", "Rina e Virgilio", "Materiali", "Siparietto"), tradizione ("Carpinese"), musica italiana ("Le Mille bolle blu"), napoletana ("Tu ca nun chiagne", "Tammurriata Nera"), standard internazionali ("Yesterdays", "In your Own Sweet Way") e un brano ("La Suave Melodia") del compositore barocco Andrea Falconieri (1585-1656). 

«Credo che nell’ampia produzione discografica di Gianluigi Trovesi questo lavoro venga considerato dal suo autore come qualcosa di particolarmente intimo», sottolinea nelle note di copertina il giornalista, critico musicale e scrittore Claudio Sessa. «"Per me molti di questi brani sono come delle serenate", afferma Trovesi. «Serenate, aggiungiamo, che si richiamano a un lirismo aperto, a volte teatrale: non le ruvide dichiarazioni d’amore che si potevano ascoltare nelle valli orobiche dalle quali è emerso il talento del nostro polistrumentista, ma la tradizione espressiva che egli definisce "mediterranea", in uno sguardo globalizzante che va da Gibilterra ai Dardanelli, dal Cairo a Marsiglia», prosegue Sessa. «E infatti spesso il suo interlocutore primus inter pares in questa incisione è la chitarra, storica protagonista (nelle sue varie incarnazioni regionali, dall’oud/liuto al mandolino al bouzuki) di tante appassionate canzoni notturne all’amata. Anche se poi Paolo Manzolini ne declina l’espressività in modo pienamente contemporaneo. Serenate del mondo d’oggi possono essere considerati anche gli standard della tradizione statunitense qui presenti, "Yesterdays" e "In Your Own Sweet Way" (entrambi riletti in modo appassionatamente originale), così come i momenti più ritmici dell’album, legati alla lunga (e un po’ autoironica) consuetudine di Trovesi per i temi danzanti e "dionisiaci"», sottolinea il giornalista. «Intima è anche la formula strumentale scelta dal leader, che lega alcuni suoi storici collaboratori in conversazioni a poche voci, duetti, trii, scarne aperture più collettive che lasciano poi spazio a lievi "a parte" per un singolo strumento. Intimo e rivelatore, infine, mi pare il grande spazio assegnato in questa occasione al sassofono contralto. "In fondo io mi considero da sempre un altista", sottolinea Trovesi, che è particolarmente orgoglioso di essere stato lungamente "primo sax alto" della gloriosa orchestra ritmica (cioè fondamentalmente jazzistica) della Rai di Milano; e la constatazione, uscendo dalla bocca di uno dei maggiori responsabili della rinascita del clarinetto (anzi, della famiglia dei clarinetti) nel jazz contemporaneo, europeo e mondiale, non è da trascurare. È vero», conclude Sessa, «Trovesi nell’animo è sempre un sax contralto, anzi un grande sax contralto. La duttilità melodica, la varietà timbrica, l’intensità dinamica che esprime col suo strumento in questo disco sono quelli di un canto aperto, libero, necessario. Proprio la libertà e la necessità che spingono gli uomini a cantare le loro serenate».
 
Liner Notes by Claudio Sessa
"I think that in the wide Gianluigi Trovesi's record label production (almost forty years: the first album on his name, the historical "Baghèt", was released in 1978), this work is considered by its author as something particularly intimate. "In my opinion, many of these songs are like serenades", says Trovesi. Serenades, we add, recalling an open, sometimes theatrical lyricism: not the rough statements of love that could be heard in the Orobic valleys from which the talent of our multi-instrumentalist emerged, but the expressive tradition he calls "Mediterranean", in a wide and globalizing vision that goes from Gibraltar to the Dardanelles, from Cairo to Marseilles. Indeed, his interlocutor -”primus inter pares”- in this recording session is the guitar, the historical protagonist (in his various regional incarnations, from oud to lute to mandolin to bouzuki) of so many passionate night songs to lover... even if then Paolo Manzolini declines expression in a fully contemporary way.
Serenades of today's world can also be considered the standards of the American tradition here, "Yesterdays" and "In Your Own Sweet Way" (both reinterpreted in a passionately original way), as well as rhythmic moments of the album, linked to the long (and a little ironic) habit of Trovesi for dancing and "Dionysian" themes. Intimate is also the instrumental formula chosen by the leader, which binds some of its historical collaborators to conversations with few voices, duets, trio, and collective intros ending in single instrument solos. Intimate and revealing, finally, it seems to me the great space given on this occasion to the alto saxophone.
"After all, I always consider myself an alto player," says Trovesi, who is particularly proud of being for a long time "the first alto sax" of the glorious rhythmic orchestral orchestra of Milan's RAI; and the observation, coming out of the mouth of one of the major leaders of the revival of clarinet (in fact, of the whole clarinet family) in contemporary, European and world jazz, must not be overlooked. But it's true that in his soul Trovesi is always an alto sax player, indeed a great alto player. The melodic ductility, the timbre variety, the dynamic intensity he expresses with his instrument on this recording are those of an open, free, necessary chant. Just the freedom and necessity that drives men to sing their serenades.


• TRACKLIST

1 - Yesterdays

2 - Gargantella
3 - Carpinese
4 - Cadenze Orfiche
5 - Tu ca nun chiagne
6 - Tammurriata Nera
7 - La Suave Melodia
8 - Le Mille Bolle Blu
9 - Siparietto
10 - Rina e Vigilio
11 - In your Own Sweet Way
12 - Materiali

COMPOSITIONS
All compositions by Giovanni Trovesi (Dodicilune edizioni) except 1 (J. Kern/O. Harbach), 3 (traditional), 5 (E. De Curtis/L. Bovio), 6 (E. A. Mario/O. E. Nicolardi), 7 (Andrea Falconieri,1585-1656), 8 (C. A. Rossi/V. Pallavicini), 9 (G. Trovesi, Ducale edizioni), 11 (D. Brubeck)


• PERSONNEL

Gianluigi Trovesi, alto sax, alto clarinet
Paolo Manzolini, guitars
Marco Esposito, bass
Vittorio Marinoni, drums
Fulvio Maras, percussions


RECORDING DATA

Produced by Gabriele Rampino for Dodicilune edizioni, Italy

Label manager Maurizio Bizzochetti (www.dodicilune.it)
Recorded 21-22 August 2016 and 24 april 2017 at Artesuono, Cavalicco (Ud), Italy
Mixed and mastered September 2017   Sound engineer Stefano Amerio
Cover photo (c) Hyperific   Photos by Mario Rota, Ivonne Mercier, Angela Bartolo
Contact: www.gianluigitrovesi.com
Carpinese is dedicated to Christina Pluhar   Thanks to Claudio Angeleri and CDPM


• VIDEO
"Le Mille Bolle Blu" (extract)

 

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