GABRIELE RAMPINO - "Galantuomini" Colonna Sonora Originale
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Galantuomini
Un Film di Edoardo Winspeare , "Colonna Sonora Originale"
Selezione Ufficiale in corcorso al Festival Internazionale del Film di Roma 2008
Premio "Marc'Aurelio d'Argento 2008" a Donatella Finocchiaro come Migliore Attrice
(P) 2008
Dodicilune ED260
8033309692609
Musicisti
Gabriele Rampino: composizioni, piano, tastiere, programming
Maurizio Bizzochetti: chitarre classiche e acustiche
Serena Spedicato: voce
Andrea Sabatino: tromba
Pierluigi Balducci: basso elettrico
Luciano Biondini: fisarmonica
Antonio Tosques: chitarra elettrica
Leo Gadaleta: violino
Giuseppe Berlen: batteria
Total Time 67:20
Rassegna Stampa
“Gabriele Rampino appartiene a quei musicisti che riescono a rendere sonore le immagini e immaginifiche le musiche. Una dote innata, senza dubbio, che si fonda su di un'esperienza robusta e ben diversificata e su seri studi ad ampio spettro. E' dal 2005 che mette al servizio del cinema, ed in particolare del regista Edoardo Winspeare, il suo naturale talento e la colonna sonora di Galantuomini testimonia il suo stato di grazia. Un percorso impregnato di Mediterraneo ottimamente suonato da Gabriele Rampino che tocca dal clarinetto al pianoforte, passando attraverso il bandoneon, le percussioni, le tastiere ed l'armeno duduk... Il gruppo conferisce un ulteriore valore aggiunto all'intera opera e distilla una musica calda, corposa, ricca di lirismo. Rampino ha saputo, ancora una volta, creare delle melodie sempiterne, a volte ancestrali, mutuate dalle tradizione popolare, senza schemi precostituiti. Un lavoro di ricerca e di composizione magistralmente eseguito”
(Alceste Ayroldi, Jazzitalia, marzo 2009)
“Una vera e propria musica da crocevia. In essa si incrociano istanze, esigenze, desideri e sogni distanti che profumano di terre lontane e di idee esotiche...Negli arabeschi sonori creati da Rampino ci si sente un che di antico e un che di nuovo. C'è il sapore della terra salentina, generoso come un vino rosso rubino, che pulsa nelle percussioni, che innerva i non pochi abbandoni ad idee popolari e che ribadisce il forte legame dell'autore con la propria heimat, con quella Puglia così aspra eppure incredibilmente così madre e così amante. E c'è allo stesso tempo, la gentilezza del sospiro jazz che ricorda Piazzolla con inesausta malinconia....Rampino non si è limitato a comporre musica per un film. Ha straordinariamente composto musica con il film e con la materia di cui esso è costituito...In questa restituita nobiltà del comporre musica applicata sta, forse, l'aspetto commovente di questi brani che chiedono a gran voce un loro spazio nello scaffale di ogni amante della musica per film”
(Alessandro Izzi, Close-up, gennaio 2009)
“lo sguardo aperto al jazz, alla musica contemporanea ed alle contaminazioni etno-world...lo score composto da Rampino è ricco di suggestioni etno-salentine...musica di salentina di forte impatto ma senza essere costretta al clichè della world music del territorio”
(Luigi Lozzi, Audioreview, gennaio 2009)
“un viaggio in cui i suoni prendono forma, si colorano, si trasformano in personaggi che narrano una storia, fatta di piombo, di sole, di lotta, d’amore, di vita...ci sono momenti in cui il film è dentro la colonna sonora, e i suoni, la musica, le parole sono così intimamente connessi tra loro che non è possibile separare un elemento dall’altro...il film racconta la storia d'amore impossibile tra un uomo di legge e una donna della malavita, il difficile equilibrio tra ciò che sentiamo di voler fare, e ciò che è giusto...un nodo amaro che suona come una danza, un tango, reso perfettamente dalla musica di Rampino che sa raccontare la tenerezza di una madre, e la ferocia di un mondo in cui di galantuomini forse non ne restano”
(Luca Villari, Colonne Sonore, dicembre 2008)
“sorretto dall’originale ed avvolgente colonna sonora di Gabriele Rampino, Galantuomini è cinema vitale e necessario”
(Francesco Puma, reVision, dicembre 2008)
“credo che quella realizzata da Gabriele Rampino per questo film sia la più bella colonna sonora scritta negli ultimi anni. Gabriele è stato bravissimo nel toccare le radici della musica popolare salentina senza cadere nel cliché”
(Edoardo Winspeare, novembre 2008)
“musica di voci di una terra ampia e lontana” (Brest, Ciao.it)
Recensione by JAZZIT
Recensione by MUSICAJAZZ
Recensione by AUDIOPHILESOUND
Recensione by L'ISOLACHENONCERA.IT
Recensione by JAZZITALIA.NET
Recensione by AUDIOREVIEW
Recensione by CLOSE UP
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